Romanzo di Gustave Flaubert, pubblicato nel 1857. Emma, una creatura di delicata
sensibilità, è presto disgustata della vita monotona e piatta che
conduce accanto al marito, un mediocre e grossolano medico di provincia. Ella
è nata per l'amore romantico, non sogna che di evadere dalla sua vita
meschina. Facile preda di un damerino provinciale, Rodolfo, passa poi nelle
braccia di Leone, uno scrivano di notaio per il quale manda in rovina la propria
casa, riducendosi a morire di veleno. Pubblicato nel 1856 su una rivista,
suscitò un processo per offesa alla morale pubblica e alla religione.
Flaubert fu assolto, e il clamore giovò al libro, che fu presto
riconosciuto come uno dei capolavori della letteratura francese.